C’è una tendenza nel mondo IT che può dire la sua anche in altri settori: i Moonshot Goal.

In realtà sebbene sia un fenomeno portato alla ribalta dalle grandi aziende del panorama attuale tra cui Google, Yahoo!, Twitter, è un principio che nasce ancor prima dell’affermarsi della Silicon Valley.

Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Cosa è un Moonshot Goal

“Questa nazione dovrebbe impegnarsi a raggiungere l’obiettivo, prima della fine del decennio, di far atterrare un uomo sulla luna e restituirlo sano e salvo sulla Terra”. John F. Kennedy proclama il primo “Moonshot Goal” della storia nel 1962, durante un discorso alla Rice University.

Un Moonshot Goal è un compito ambizioso, difficile da realizzare e probabilmente anche molto costoso.

Il principio cardine di questo tipo di obiettivo è quello di “pensare in grande” per motivare il team a raggiungere l’impossibile.

Gli obiettivi Moonshot (soprattutto quelli OKR) sembrano impossibili da raggiungere e costringono quindi i team ad uscire dalla propria zona di comfort.

Sono così visionari da rendere questi obiettivi un enorme successo in caso di raggiungimento. Però il loro completamento al 100% è probabilmente impossibile e, quindi, hanno un rischio di fallire molto alto.

“Entro il 2030, per ogni prodotto acquistato dal cliente riutilizzeremo o ricicleremo un prodotto equivalente. Il 100% del nostro packaging sarà realizzato in materiali riciclati o rinnovabili. Più della metà del contenuto dei nostri prodotti sarà costituito da materiali riciclati o rinnovabili”, Dell.

Spesso l’obiettivo è così grande e ha bisogno di un orizzonte temporale che può essere considerato quasi lo scopo aziendale.

Perché definire un Moonshot Goal

Molti manager sono consapevoli di quanto sia rischioso fissare un obiettivo di questo tipo e di quanto possa essere costoso e al tempo stesso rischioso raggiungerlo. Per questo motivo, per sicurezza, spesso definiscono degli obiettivi molto realistici e di sicuro raggiungimento.

Così facendo si riducono a pensare ad un traguardo più vicino anziché punta al 10X.

La mentalità 10X porta a ragionare in modo molto più ambizioso. Consiste nella mentalità del “Pensa all’obiettivo e moltiplicato per 10”.

Viceversa, quando abbassano l’asticella si comportano come la maggior parte dei loro concorrenti: obiettivi simili, strategie simili, concorrenza agguerrita.

Quali sono le caratteristiche di questo tipo di obiettivo

Secondo Harvard Business Review questo tipo di obiettivo ha 3 caratteristiche:

  • è fantasioso, perché se fosse in linea con quello che sta succedendo non potrebbe essere dirompente e un netto taglio con il passato
  • al tempo stesso è credibile, non ridicolo e le persone riescono a percepire una ragionevole possibilità di successo
  • per tutte queste ragioni ispira il team.

In aggiunta inseriamo altre due caratteristiche:

  • è comprensibile, non troppo tecnico ed al tempo stesso auto esplicativo
  • è condiviso in modo tale che tutti sappiano in che direzione “guidare il razzo”.

Punta alla luna, nel peggiore dei casi ti ritroverai tra le stelle.

Abbiamo sottolineato che la realizzazione di questo obiettivo al 100% è probabilmente impossibile.

A maggior ragione, puntare a questo tipo di risultato non vuole dire sparare in alto per accontentarsi di molto meno.

L’obiettivo di Kennedy aveva alle spalle molto di più di quel che chi lo ascoltava avrebbe potuto immaginare. Un ingegnere di talento e di grande esperienza, Wernher von Braun, aveva condotto studi approfonditi. Proprio questo lo rendeva, in realtà, il più probabile e realizzabile.

Quindi, per prima cosa, la fase analitica sta alla base della definizione ed è molto importante. L’analisi deve essere accurata, approfondita e svolta da persone che hanno l’adeguata esperienza per poter rendere quel volo sulla luna realistico.

Punto secondo, devi coinvolgere lo stesso team per definire la strategia necessaria. Non basta coinvolgerlo solo nello studio iniziale: è importantissimo che traccino la rotta con te.

Terzo, sebbene questo obiettivo siano fuori portata, è importante che le persone lo prendano sul serio e facciano di tutto per raggiungerlo al 100%.

Quarto. Per noi è importante anche un altro aspetto: che l’obiettivo venga verificato accertandosi che abbia le caratteristiche dell’obiettivo ben formato. Questo garantirà al tuo progetto di essere ancora più accattivante, motivante e raggiungibile.

Conclusione

Se quello che vuoi è distinguerti dalla concorrenza, motivare i tuoi collaboratori e al tempo stesso fare un cambio di marcia, definire un obiettivo Moonshot può essere una delle cose da fare.

Ricorda però di farlo in modo responsabile.


Avevi sentito parlare del Moonshot Goal prima?

Pensi che possa essere utile in questo momento per la tua azienda?

Quali emozioni ti suscita pensare di definire un obiettivo così?

Discutiamone nei commenti!


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