In questo periodo non è così naturale dire che si può migliorare.
Ii Covid, il lock down, le elezioni americane, le persone che non sanno cosa succederà, il mercato dei consumi che crolla in favore dei risparmi che crescono, i fornitori che pressano. Allora come è possibile pensare di migliorare quando si vorrebbe semplicemente scavallare il momento e riprendere una vita normale.
Per fortuna la vita “normale” ritornerà alla fine di questo periodo.
Non sappiamo bene come sarà la nuova normalità. La pandemia sarà stata debellata e avremo trovato come convivere con questo virus. Le elezioni americane torneranno tra qualche anno. Chissà come andranno i consumi e i risparmi? Probabilmente esisteranno ancora i fornitori, i dipendenti, i politici, le leggi, le tasse. Esattamente come ora, ci saranno quelli che ci piaceranno e quelli che ci piaceranno meno, alcune cose ti favoriranno e alcuni aspetti invece addirittura ti penalizzeranno.
Chissà se si può migliorare nel frattempo.
Indice
E nel frattempo?
Siamo portati a pensare che quello che accade intorno a noi condiziona fortemente la nostra vita. E questo è vero.
L’esistenza di ognuno di noi è fortemente correlata con il mondo in cui viviamo. L’ambiente, il contesto economico, le circostanze sociali, l’educazione o la religione il mercato influenza la nostra esperienza.
Oltre a questo ci sono molte cose che non sono sotto il nostro controllo. Il comportamento degli altri per esempio. Non controlliamo le scelte degli altri. Pochi di noi hanno potere sulle regole e sul sistema.
Non possiamo certo migliorare qualcosa che non si può governare.
Ma si può migliorare quello che si può controllare.
Per quanto sia grande il sistema e per quanti siano gli aspetti che non governiamo, sono molte le cose che sono sotto il nostro controllo.
Lou Holtz dice che “La vita è per il 10% ciò che ti accade, e per il 90% come reagisci ad esso”.
Ma cosa fa parte del nostro modo di reagire?
Si pensa che il modo di reagire sia semplicemente le azioni che facciamo in risposta a quello che succede. In realtà la sfera di reazione è ben più ampia.
Ne fanno parte
- le emozioni che proviamo in relazione a quello che succede
- i pensieri che facciamo in relazione a quello che succede
- l’opinione che ci facciamo rispetto a quello che è successo
- come proiettiamo quello che è successo nel nostro futuro
Tutto questo concorre a quello che condiziona le nostre azioni in relazione a quello che succede.
Come diciamo spesso non ci sono emozioni giuste o sbagliate come pure non ci sono pensieri, opinioni e proiezioni giusti o sbagliati.
Però ci sono emozioni, pensieri, opinioni e proiezioni utili o non utili per agire nel migliore dei modi in risposta a quello che sta succedendo.
Cosa possiamo fare?
Innanzi tutto puoi scegliere se subire o rispondere.
E si può migliorare quando possiamo agire diversamente per ottenere un risultato diverso.
Per fare questo è importante sviluppare quel senso di responsabilità che ci porta a
- chiederci cosa è sotto il nostro controllo per ottenere un risultato diverso più vicino possibile a quello che vogliamo
- agire per perseguire le azioni che ci avvicinano a quel risultato
- imparare dai risultati che otteniamo
Perché si può migliorare solo se scegliamo di agire per farlo.
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