Leggevo una frase: “Tra venti anni saremo più dispiaciuti per le cose che non abbiamo fatto piuttosto che per quelle che abbiamo fatto”. L’autore parlava del fatto che pensiamo così tanto ad una cosa che ce la lasciamo sfuggire.
E allora ho pensato a quante volte sogniamo.
Parlo dei sogni ad occhi aperti. Non dei sogni che facciamo quando dormiamo.
Quest’abitudine bellissima che dovrebbero coltivare a scuola affinché non si perda diventando adulti.
Proiettarci in un mondo diverso da quello che viviamo, valutare come potrebbe essere, vivere in anticipo quello che vorremmo succedesse a tal punto da provare le sensazioni come se stesse realmente succedendo.
E perché no, prepararci per una prestazione, un match, una competizione, un esame.
Eppure sognare ad occhi aperti potrebbe produrre un effetto indesiderato.
Sogniamo così tanto, immaginiamo tutto nei minimi dettagli, proviamo tutte le bellissime sensazioni, proviamo e riproviamo e riproviamo finché ad un certo punto ci sentiamo svuotati, come se quello che abbiamo desiderato non fosse più importante. Come se fossimo senza energie, senza la spinta che ci serve per realizzare quello che desideravamo così tanto. Ciò che sognavamo non è più così desiderabile.
Ebbene sì, abbiamo immaginato così tanto quello che volevamo, che il nostro cervello, la nostra immaginazione, ha appagato il nostro desiderio.
Ti viene in mente un momento in cui ti sei preparato così tanto che quando sei arrivato al momento ti sei sentito “spompo”? Ecco il tuo cervello aveva già appagato il tuo desiderio.
E come ogni effetto indesiderato, per non produrlo basta sognare nelle dosi giuste.
Prenditi il tempo per sognare, per immaginare in modo vivido quello che vuoi che succeda affinché il tuo cervello, il tuo corpo e la tua chimica si predisponga a quell’avvenimento.
Sogna. Sogna BENE. E quando lo hai fatto non diventare schiavo di quel sogno: AGISCI! REALIZZALO!
… prima che la tua immaginazione lo faccia per te!
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