Le emozioni distruttive

Le emozioni sono state per tanto tempo un tabù parlando di Business. Era abbastanza usuale sentir dire frasi tipo “Devi rimanere freddo” a voler dire che in quelle otto / dieci / dodici ore in cui ci dedichiamo alla nostra attività in nessun modo dobbiamo dare retta alle nostre emozioni. Meglio ancora non provarne alcuna. ❌❌❌

Eppure capita di avere giornate no. Capita di innervosirsi come pure succede di aver paura o anche solo di sentirsi agitato. La maggior parte delle volte quello che succede è di voler allontanare quanto prima ogni genere di emozione che non ci fa stare bene. E così in nome del “freddo business man” (o woman) cerchiamo di cancellarle e di concentrarci sulle attività da portare a termine nella giornata. ❌👩‍⚕️❌🧑‍⚕️❌

Ed è così che ci imbattiamo nelle emozioni distruttive senza accorgerci!

SONO GIUSTE O SBAGLIATE?

Innanzi tutto prima di parlare di quelle emozioni che consideriamo distruttive, è bene fare una considerazione. Ci sono momenti in cui, emotivamente, stiamo bene e altri in cui stiamo male. Ed è abbastanza naturale catalogare le emozioni che proviamo quando stiamo bene come giuste o quelle che ci fanno sentire male come sbagliate. Definirle giuste o sbagliate è però un giudizio personale e di conseguenza preferiamo parlare di emozioni

🅰️ congrue o non congrue, in funzione della specifica situazione che stiamo vivendo, oppure

🅱️ utili o non utili se consideriamo il risultato che vogliamo ottenere.

PERCHE’ PARLIAMO DI EMOZIONI DISTRUTTIVE

Stando a quello appena detto potrebbe essere abbastanza naturale intendere che le emozioni distruttive siano quelle che non sono congrue oppure non sono utili.Certo. Non giova a nessuno provare qualcosa di non congruo o di non utile. Pensa se tu fossi terrorizzato guardando un film in cui arriva una ispezione della finanza. Oppure pensa se tu fossi così agitato da non riuscire a fare la giusta proposta ad un cliente.Quindi di sicuro queste non fanno bene al tuo business tanto quanto non farebbero bene alla tua vita personale.

E’ quando le ignoriamo e non le utilizziamo a nostro favore che diventano addirittura potenzialmente distruttive.

LA GENESI DI CIO’ CHE PROVIAMO

Possiamo semplificare la genesi delle nostre emozioni dicendo che le emozioni sono la conseguenza naturale di ogni stimolo esterno.Esattamente allo stesso modo però sono anche la conseguenza di processi interni, di meccanismi più o meno consapevoli della nostra mente.Al tempo stesso dipendono anche da altri tre fattori.

▶️ Dalla qualità dei nostri pensieri. Immaginare la situazione come la più disastrosa spesso fa insorgere sensazioni negative.

▶️ Da quello in cui crediamo e da quanto questo riduce le nostre possibilità di scelta. Generalmente infatti credere di non avere scelta ci fa sentire male, senza il controllo… senza via di uscita per l’appunto

▶️ Da quanto le azioni che facciamo sono in linea con i nostri valori e la persona che desideriamo essere. Pensa solo a come ti potresti sentire nel gestire una situazione in modo indifferente quando vorresti essere riconosciuto come una persona empatica oppure dover gestire una limitazione dei costi per la formazione quando credi fermamente che la crescita sia importante.

COME POSSIAMO UTILIZZARE LE EMOZIONI A NOSTRO FAVORE

E’ proprio per questo che le emozioni diventano distruttive se le ignoriamo. Se scattano nel momento in cui cioè pensiamo ci sta limitando oppure ciò che facciamo non ci realizza allora, se non ci fanno stare bene possiamo considerarle i campanelli che ci avvisano che in quel che pensiamo o nei comportamenti che stiamo mettendo in atto c’è qualcosa che non ci porta nella direzione che vorremmo! 🔔

E allora cosa fare?

Chiediti se in qualche modo i presupposti da cui stai partendo sono riduttivi della situazioni. Se i presupposti di quello che stai facendo riducono la tua possibilità di scelta ovviamente sarà limitata anche la tua azione condizionando negativamente l’efficacia di quello che fai.

✅ Soprattutto poniti la domanda “A quali dei miei principi sto andando contro?” e prendi consapevolezza se il fine per cui lo stai facendo ne valga la pena. Il fine, forse, giustificherà i mezzi ma quante volte pensi di poter trascurare che stai avendo dei comportamenti non in linea con i tuo principi? A prescindere da questo, sei proprio sicuro che la tua azione sarà performante se in modo più o meno consapevole quello che stai facendo va contro i tuoi principi?


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