eliminare convinzioni

Si sente spesso parlare di convinzioni limitanti e di quanto sia necessario eliminare ogni credenza che ostacoli il nostro benessere e la nostra crescita. Sia personale sia professionale.

Una delle colonne portanti della PNL – Programmazione Neuro Linguistica – è proprio questa: darti gli strumenti per governare i tuo pensieri. Governare i propri pensieri vuole dire creare i pensieri che ci servono eliminando anche quelli nocivi e limitanti.

Quello delle convinzioni quindi è uno degli argomenti che si tratta in particolare modo nel PNL Business Practitioner, il corso di certificazione di 1° livello in PNL.

Cosa sono le convinzioni e quali é meglio eliminare

Le convinzioni sono quel qualcosa che diamo come certe e proprio per questo la nostra mente fatica ad eliminare.

Quindi affermazioni come “Il sole sorge tutti i giorni”, “Gli abissi del mare sono profondi” o “Il genere umano ha subito una evoluzione” sono credenze.

Nelle convinzioni rientrano a pieno diritto anche le nostre opinioni. Qualsiasi nostro giudizio, considerazione o parere è soltanto il nostro punto di vista. Le persone con cui lavoriamo fanno più fatica a metabolizzare quest’ultimo concetto.

In PNL si dice che la Mappa non è il territorio. Il territorio è la “realtà” che sta accadendo, che tutti viviamo. La mappa è la visione di quella realtà che ognuno di noi ha, sono le nostre convinzioni.

In base all’opinione che abbiamo proviamo delle emozioni. Pensare che il sole sorga tutti i giorni magari in questo momento ti lascia indifferente. Viceversa potresti provare delle sensazioni non piacevoli se iniziassi a credere che il sole domani mattina non sorgerà.

Quindi ci sono delle convinzioni che sono “potenzianti” e altre che sono “depotenzianti”. Quest’ultime sono quelle che potremmo definire non utili ad ottenere il cambiamento desiderato, a raggiungere il nostro obiettivo. Non utili in primis perché generano emozioni che non ci aiutano a comportarci come ci serve fare.

Cambiando la convinzione cambierebbe in primis l’emozione che proviamo. Cambiando le emozioni cambiano i comportamenti. Se cambiano i comportamenti abbiamo ottime probabilità che cambino i risultati.

Spesso, purtroppo, non ci rendiamo conto che quello in cui crediamo è “solo” la nostra “verità”. Così facendo subiamo le emozioni senza supporre neppure lontanamente che si possano cambiare.

Devo eliminare solo le convinzioni depotenzianti

È abbastanza ovvio che eliminare le convinzioni non potenzianti faccia bene

  • al nostro benessere,
  • alla nostra crescita,
  • al raggiungimento dei nostri obiettivi,
  • a mettere in atto i cambiamenti che vogliamo.

Dobbiamo però anche fare un altro ragionamento.

Se hai una opinione difficilmente troverai soluzioni distanti da ciò che pensi.

Non a caso si dice che il principiante abbia altissime possibilità di trovare delle soluzioni nuove. Questo perché, pur non avendo grandi competenze, è così libero da ogni condizionamento, non ha opinioni che può scegliere di percorrere strade che gli esperti sarebbero impensabili.

Quindi è importante saper smantellare tutte le convinzioni anche quando non sono depotenzianti.

Comunque, a prescindere, noi non parliamo di convinzioni da eliminare, ma di convinzioni da ristrutturare.

Come nascono le convinzioni

Comprendere il meccanismo che sta alla base di come si formano le convinzioni ti aiuterà subito ad avere degli ottimi spunti per eliminare le tue convinzioni.

Procediamo con ordine.

Il meccanismo che sta alla base delle nostre convinzioni è una delle più grandi abilità che abbiamo. Serve per apprendere nuove cose e vivere in risparmio energetico senza dover chiederci tutte le volte: “questa cosa come l’affronto?!”

È un grandissimo dono che abbiamo ricevuto per apprendere da ogni esperienza che facciamo.

Tu usi la bicicletta per muoverti? Fai parte di quelli che reputano sia un buon mezzo oppure di quelli che pensano che non la utilizzeranno mai?

Tizio ama andare in bicicletta, Caio invece la odia. Probabilmente la loro prima volta è andata più o meno così.

Tizio è salito in bicicletta ed ha iniziato a pedalare. Nell’ordine:

  • dopo la prima pedalata è visto che stava in piedi e la sua mente ha iniziato a focalizzarsi su quanto fosse facile andare in bicicletta
  • ha pensato che dato che stava in piedi che la bicicletta fosse un mezzo sicuro
  • si è fatto l’opinione che la bicicletta possa essere usata sempre per andare dove vuole.

La storia per Caio è andata diversamente. È salito in bicicletta come Tizio eppure alla prima pedalata… Nell’ordine:

  • dopo la prima pedalata gli è sembrato di cadere e la tua mente ha continuato a focalizzarsi sempre di più su quella sensazione di pericolo
  • ha pensato che dato che hai rischiato di cadere fosse in pericolo
  • è stato certo che la bicicletta in generale sia pericolosa.

Tu sei Tizio o Caio?

Tutti è due hanno appreso qualcosa. Il punto è: quello che hanno appreso è utile in questo momento? Pensa ad esempio se tu dovessi percorrere un lungo tragitto e la bicicletta fosse l’unico mezzo disponibile…

Ad ogni modo, la nostra mente fa miracolosamente e in modo autonomo alcune operazioni. Esattamente procede con

  • la cancellazione: attraverso l’attenzione selettiva (altro grande dono) noti solo alcuni particolari mentre ne escludi altri per non essere sopraffatto da tutti gli stimoli esterni
  • la distorsione: attribuisci un significato all’esperienza che stai facendo partendo dagli elementi che non ha cancellato
  • la generalizzazione: estendi quel significato ad un ambito molto più grande rispetto a quello dell’esperienza

Non è detto che questo processo si debba ripetere più volte per creare una convinzione. Sicuramente più volte metto in atto lo stesso tipo di processo (facendo le stesse cancellazioni, distorsioni e generalizzazioni) rinforzo la mia convinzione.

Ora non dobbiamo far altro che lavorare su queste tre fasi per sorprenderci delle nuove realtà che potresti scoprire.

Smetti di chiederti perché e fatti le domande che non ti sei mai posto

La PNL mette a disposizione modelli linguistici e tecniche per ottenere i risultati che desideriamo.

Tra i modelli linguistici abbiamo anche il Metamodello in cui è codificato come fare le domande per raccogliere tutte le informazioni che ci servono. Alcune domande sono anche molto efficaci per eliminare le convinzioni che non ci sono utili.

Non ci addentreremo in questo articolo nel Metamodello, ma è bene citarlo peché è proprio attraverso ad alcune domande che ristrutturerai le tue convinzioni.

Per prima cosa, se vuoi cambiare la tua convinzione, smetti di chiederti perché!

La nostra mente è infatti in grado di trovare sempre un perché che ci dia ragione. Così facendo rinforzerai ancora di più la tua credenza rendendo più lungo e faticoso il tuo percorso di cambiamento.

Ricorda sempre sempre sempre: l’obiettivo non deve essere aver ragione. L’obiettivo è proprio quello di mettere in discussione ciò in cui crediamo per avere comportamenti diversi ed ottenere risultati desiderati.

Se vuoi eliminare le tue convinzioni, ammettilo: è solo la tua opinione

La prima domanda da farti in assoluto è: “secondo chi?“.

La risposa probabilmente sarà un “secondo me” e già questo potrebbe aiutarti a scrollarti da dosso questa credenza che non ti aiuta.

Se la risposta è un “secondo me ed io non sbaglio mai” ricorda che ti stai giocando contro.

Però, come si dice nei giochi di società: vai avanti, potresti essere più fortunato!.

Smetti di essere miope, allarga il tuo orizzonte

La prima operazione alla base delle convinzioni è la cancellazione. Abbiamo detto che operiamo la cancellazione quando applichiamo la nostra attenzione selettiva. Quando notiamo alcuni particolari e ne escludiamo altri.

Allora inizia nel domandarti domande di questo tipo

  • quando ho iniziato a credere in questa convinzione?
  • su cosa mi sono focalizzato e cosa altro invece ho tralasciato?
  • quali sono le volte che è andata diversamente?

Potresti esserti sbagliato

La seconda operazione è quella della distorsione. Operare una distorsione vuole dire dare un significato a quello che è successo. Trarre una conclusione.

Partendo da questo concetto può esserti utile chiederti domande tipo

  • avrei attribuito lo stesso significato se a comportarmi in questo modo fossi stato io?
  • danno proprio tutti il mio stesso significato?
  • quale altro significato posso attribuire?

Non deve andare sempre così

La terza operazione, abbiamo detto, è la generalizzazione. Quando generalizzo nella mente mi dico un “non può che andare sempre così” e do forma definitivamente alla mia convinzione.

Le domanda che posso farmi sono del tipo

  • vale per tutti?
  • vale in tutti i casi?

Ricorda, prima di tutto: sii così coraggioso da non voler aver ragione a tutti i costi! Sii così determinato da voler ottenere risultati diversi

Hai individuato quali sono le tue convinzioni limitanti?

Leggendo le domande suggerite, cosa hai pensato?

Parlamene nei commenti!


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