Non sei tu l’ideatore del tuo prodotto. Non sei tu che disegni il tuo servizio.

Che ti piaccia o meno, questo dovrebbe essere, oggi più che ma!

Probabilmente hai sentito parlare della legge del mercato secondo cui l’offerta viene scritta dalla domanda.

Di conseguenza, la prima cosa che dovrebbe fare ogni imprenditore è definire chi è il proprio mercato, studiare e individuare il bisogno del proprio cliente e di conseguenza studiare un prodotto o un servizio che ne soddisfi le necessità, che fornisca il beneficio atteso.

Invece, la maggior parte delle volte, quello che succede è esattamente il contrario.  

In tanti scelgono prima quale è il prodotto o servizio che vogliono vendere, poi individuano chi è l’acquirente e di conseguenza, forse, scelgono come parlare al loro cliente ideale.

Potrebbe andar bene. Vero. Ma lo stesso prodotto non sarà perfetto in eterno.

Il mondo cambia, cambia sempre più in fretta. A volte, ora, il mondo cambia drasticamente e le persone cambiano le proprie abitudini quasi senza accorgersi.

E allora è necessario studiare cosa vuole il tuo mercato. E’ necessario monitorare costantemente cosa vuole la tua domanda.

Come? Ascoltando quello che ti dice. Ascoltando come risponde alle tue azioni. E poi agire per andare in quella direzione.

Cosa ti impedisce di farlo? Magari nulla. O forse potrebbero esserci motivazioni nella sfera più finanziaria.

Spesso, però, non servono grandi investimenti. Spesso a bloccare un imprenditore è qualcos’altro.

Hai presente qualcuno che si è indispettito per la ricezione di una cattiva recensione?

Ok, ammesso che sia vera, una testimonianza negativa penalizza fortemente l’attività che la riceve. 

A prescindere da questo, spesso, la recensione negativa viene presa come un giudizio negativo (= chiusura) e non come una risposta (= dialogo). Il viverla così ti riporta a quella bruttissima sensazione che si prova quando si fallisce.

Allora ad un NO o ad una recensione diversa da quello che ci si aspetta, spesso si risponde con un perché.

Quel perché,però, non ha il senso di un “Grazie aiutami a capire come potrei migliorare la mia offerta”. Quel perchè sa più di un “Ok, ti sfido a dirmi il motivo del tuo rifiuto e vediamo se riesco a convincerti del contrario”.

Cosa potresti fare se il tuo mindset fosse di un ascolto sereno tale da poter valutare con dati alla mano come poter migliorare la tua attività? E serenamente valutare se realmente vale la pena di reperire i fondi necessari?

E allora mi chiederai: come posso indurre questo mindset?

“Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato.”

Thomas Edison

Ecco allora tre presupposti per il giusto mindset, uno dei pilastri perché il prodotto sia di successo:

  1. Nulla è perfetto. Non si tratta di migliorare. Si tratta di rendere il tuo prodotto più simile a quello di cui ha bisogno la domanda.
  2. Chiedi un feedback e promuovi la cultura del “well – fail” : più il feedback è diverso da quello che avresti voluto ottenere, più sono le cose che possono essere migliorate.
  3. Promuovi la cultura responsabile dei test: in questo modo il tuo atteggiamento e quello dei tuoi collaboratori sarà il costante impegno a migliorare.

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